PIWI Veneto
Presidente
Daniele Piccinin – LE CARLINE SSA
Sede Legale: Via Carline, 24 – 30020 Pramaggiore (VE)
Tel: 0039 0421 799741
Mail: info@piwiveneto.it
Website: www.piwiveneto.it
PIWI Veneto è nata a Mel ora Borgo Valbelluna (BL) il 6 Marzo 2017 per volontà di 10 soci fondatori in parte già viticoltori in parte appassionati di questa nuova frontiera della viticoltura che cominciava a mettere radice in Valbelluna.
L’associazione si rifà ai principi istituzionali di PIWI INTERNATIONAL ed ha iniziato la sua attività come gruppo di lavoro di alcuni produttori del luogo che avvertivano la necessità di scambiare esperienze, ampliare conoscenze e diffonderle verso l’esterno. Attualmente l’associazione è costituita da soci provenienti da tutte le Province Venete, pari a più di 20 aziende effettive, che producono vini da viti resistenti di qualità nei propri territori.
Piwi Veneto nasce con lo scopo di promuovere lo scambio di informazioni tra coltivatori e produttori di vini PIWI, ma anche con la precisa volontà di far conoscere nel modo più ampio possibile una viticoltura SANA attraverso la divulgazione di queste “nuove” tipologie di vite, che offrono una soluzione a chi tende la mano ad una viticoltura naturale, biologica, sostenibile e libera da interventi fitosanitari.
I suoi membri hanno come obbiettivo primario quello di riuscire ad avvicinare il consumatore finale alla conoscenza di questi “nuovi vini naturali e a ChimicaZero” ma anche di riunire i produttori, organizzando incontri, convegni informativi e degustazioni a tema in luoghi simbolo del Veneto e presso le cantine associate.
I produttori e soci di Piwi Veneto vogliono essere la testimonianza che oggi fare agricoltura biologica, naturale, senza chimica e sostenibile, non è più un sogno, bensì „La Realtà PIWI“ sposando il nuovo concetto di sviluppo sostenibile espresso da UNESCO nel 2001 per il quale «…la diversità culturale è necessaria per l’umanità quanto la biodiversità per la natura”.
Il gruppo crede fortemente nel dibattito odierno riguardante la sostenibilità e la biodiversità, e si sta impegnando da alcuni anni per diffondere questo diverso modo di fare viticoltura. I segnali che arrivano del crescente interesse per questa visione etica, non solo da parte degli imprenditori, ma anche dalle istituzioni e soprattutto dal mercato, fanno ben sperare e confortano nell’impegno intrapreso.