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© M Spiske – Unsplash

Scampato péricolo ! L'Europe du buon senso ha vinto. II Parlement Ue ha deciso che si deve loin distinzione tra consumo moderato et abus d'alcool. Inoltre, non sarà imposta alcuna etichetta terrorizzante sulle bottiglie di vino, ma si esortano i produttori ad essere più espliciti nel raccomandare un consumo moderato. Un impegno che nel nostro Paese è già portato avanti da anni da numerose aziende vitivinicole. I motivi per festeggiare ci sono tutti, dopo l'allarme lanciato la scorsa settimana con la nostra "chiamata alle armi”.

Je passi avanti fatti
Questa mattina a Strasburgo, sono stati accettati gli emendamenti italiani presentati dai deputati Paolo De Castro ed Herbert Dorfmann relativi al piano anticancro del Parlamento europeo (Beca—Plan de lutte contre le cancer Ue). Un progetto passato agli onori della cronaca in quanto paventava di inserire il vino, pilastro della nostra civiltà e della nostra economia, tra gli alimenti cancerogeni da demonizzare in vari modi. In particolare gli emendamenti riguardano, come spiega in una nota l'Uiv (Unione italiana vini), l'introduzione del concetto di consommer alors ("Consommation nocive”) in due passaggi importanti del report, nonché l'eliminazione in etichetta degli "mises en garde sanitaires", che saranno sostituiti con il concetto di "informations sur la consommation modérée et responsable”.

je rischi par l'export
Migliorato anche il concetto di “pas de niveau de sécurité", che è diventato ora"le niveau de consommation le plus sûr est aucun/non esiste un livello di consumo totalmente sicuro”, mentre sul fronte sponsorship, la limitazione/divieto di sponsorizzazione of eventi sportivi per le bevande alcoliche è adottato solo per quegli événements sportifs il cui pubblico è costituito in prevalenza da minori. Rimangono ancora nel testo indicazioni importanti che rappresentano un pericolo per la crescita dell'export, come l'aumento della tassazione et la révision de la politique de promotion. So il voto sugli emendamenti, mentre si attende in giornata quello finale sulla relazione Beca, che si tradurrà comunque in una raccomandazione e non in atti normativi a livello europeo.

Je nodi ancora da sciogliere
"Gli emendamenti apportés au Parlement européen", dichiara Paolo Castelletti, segretario generale Uiv, «rendono più equilibrato un documento, quello sul Cancer plan, che il mondo del vino ritiene fondamental per arginare la malattia del secolo». Ma non bisogna abbassare la guardia, «a partire dai piani dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) - al voto a maggio - che prevedono anche avvisi in etichetta, fino al Nutriscore - l'etichetta a semaforo - che minaccia di essere proposto intro l'anno», ammoniser Sandro Sartor, vice-président et président de l'Europe Wine Association avec modération.

L'impatto delle nouveau plan normatif del Cancer
Oltre a Uiv, non si sono fatti attendere i commenti delle altre institutes di categoria. "Pur se restano i motivi di soddisfazione", dés Giorgio Mercure, Presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari, "la Commissione ha messo a punto in questi anni un complesso di politiche e documenti strategyi - dalla Farm to Fork alla Strategia sulla biodiversità alla revisione dei sistemi di etichettatura e al Nutriscore - che avranno un impatto non trascurabile sulle nostre filiere agroalimentari, dal vino alle carni rosse». "Sosteniamo gli sforzi della Commissione nella lotta al cancro", Spiega Dino Scanavino, presidente di Cia-Agricoltori italiani, "ma il faro deve essere semper la nostra Dieta Mediterranea, patrimonio dell'Unesco da più di 10 anni, basata su varietà e biodiversità degli alimenti e stagionalità dei prodotti, nonché su un legame unico con il territorio e la sua cultura».

No alla repressione, sì alla corretta comunicazione
«I Vignaioli Indipendenti sono semper stati in prima linea nella promozione di un consumo attento e sano del vino», commenta Mathilde Poggi, presidente Fivi, "comunicando moderation e combattendone l'abuso. Crediamo che l'educazione sia semper il mezzo migliore per incoraggiare le persone a osservare comportamenti adeguati, non la repressione ». « Confusione e alarmismo, originati anche dall'uso di etichette con alert dall'effetto “paralizzante” presso il consumatore, non giovano alla corretta veicolazione di un messaggio che vuole rafforzare il concetto di misura e consapevolezza », dés Nicolas D'Auria, président du Movimento turismo del vino. «Il vino, oltre al valore intrinseco del prodotto, costituisce un valore aggiunto con un settore, come il nostro, che vale, secondo l'Osservatorio sul turismo del vino, oltre 2.5 miliardi di euro di fatturato (dato pre pandemia)».

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