Nel Registro Nazionale Italiano sono ormai 37 le varietà adatte a una varietà PIWI scritte per la possibilità di produrre vino oltre ad Isabella e Noah che sono utilizzabili solo per la distillazione. Come scuole, , ciclabili, case di abitazioni ecc…) regolata da ordinanze che possono individuare fino a 100 m la lontananza di attività agricole da questi siti. A questo elenco di varietà hanno contribuito varietà italiane ed esteri provenienti da programmi di allevamento particolare da Germania e Ungheria. I costitutori italiani che hanno permesso di arricchire di biodiversità l'elenco delle varietà da poter utilizzare a seconda delle decisioni regionali sono al momento l'Università di Udine insieme a Vivai Cooperativi di Rauscedo, CIVIT Consorzio tra associazione vivaisti trentini e Fondini e Fondini e un costitutore privato che ha recuperato una pianta trovata ai margini di una zona boschiva e risultata una varietà Piwi imparentata con il Carignano probabilmente di origine francese. Chiaramente questo elenco sicuramente nei prossimi anni vedrà un incremento in quanto le varietà attualmente iscritte di cui 16 a bacca bianca e 19 a bacca rossa non possono essere premurose sufficienti a coprire le diverse situazioni pedo-climatiche presenti in Italia e all'estero valorizate 'utilizzo di oltre 1000 varietà di Vitis vinifera.